giovedì 18 agosto 2016

Giorno 229 - Confessioni.

Giorno 228 - 18 Agosto 2016 

Praticamente siamo a settembre e manco ce ne siamo accorti. Questi primi 228 giorni del 2016, o 2K16 che fa più social, se ne sono beatamente andati a quel paese, insieme a Carla Gozzi e il suo post denigratorio nei confronti di poveri ignari di tutto. Solo che i mesi ce li semo levati mezzo, l' ottuagenaria platinata no. 

Questo è il giorno delle confessioni. 
Voglio mostrarvi cose che, al di là di ogni stile e buon gusto, già ti vedo amica Carla storcere le tue labbrucce rugose in segno di disappunto, sono entrate di diritto tra le cose che comprerei. Uso il condizionale perché, diciamocelo, non abbiamo tutti i soldi della nostra amica Carla che, come avrete capito, oggi ci accompagnerà lungo questo post di cose brutte che piacciono e lei ne è un ottimo esempio. 


Ciabatte ortopediche O Bag 



Ve lo dico: io ci andrei in giro. Le userei in città come il migliore dei turisti tedeschi a Taormina! Le userei per le mie uscite mondane al supermercato per comprare il latte a mia figlia (rigorosamente biologico che poi se no sei una cattiva madre) e per andare al centro commerciale più vicino. 



Vestito Desigual a righe 



Voglio ammettere la mia colpa con una mano sul cuore e dire che, non solo sono entrata in uno store Desigual attratta da sifatto capo d'abbigliamento, ma l'ho pure provato. Si, amiche, si! Avete capito bene: un capo Desigual ha toccato le mie carni vergini di tale misfatto. Peccato che con tutti gli sconti finali/Ultimo ribasso/ Venghino signori Venghino costava quanto il Pil che produce mia figlia in fattori di pannolini in due settimane. E no, cari miei, non era proprio il caso. 
Ma, come a rafforzare la mia colpa, ho pensato che l' avrei cercato all' Outlet di Agira l' estate prossima. Un po' come si fa con un Versace del 2008 o con la collezione W la Mamma di Dolce & Gabbana. 


Presto mi vedrete girare con il vestito e le scarpe, magari contemporaneamente e il mondo allora si che sarà un brutto posto in cui vivere. 

Un saluto da Carla. 

Carla in versione Nicole Minetti

Robi. 


P.S. : Ricordatevi e ricordiamoci sempre che sbeffeggiare persone ignare di essere fotografate per strada sui social è un reato perseguibile penalmente. Non si tratta di celebrità che prestano il loro corpo alla pubblicità. alle foto per i giornali e ai commenti, non sempre positivi della gente. Si tratta di persone che stanno beatamente conducendo la loro vita, con la cellulite al vento e il calzino che esce dal mocassino, e che per questo non si meritano di essere derisi su una pagina Facebook pubblica gratuitamente e al buio senza potersi difendere.



Agosto 2012 - Io grassa e sfatta abbracciata ad una mucca. Carla, che vuoi dirmi? 

Il bello di esser brutti - J.Ax e Nina Zilli 


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