giovedì 16 giugno 2011

L' impresa eccezionale è essere normale...


In tutti i campi ormai l' unico dettame che si insegue con la perseveranza di uno stalker è stupire. A tutti i costi.
La voglia di essere notati, osservati, ammirati e idolatrati ha fatto si che la creatività venisse risucchiata da un vortice di stramberie dal quale non è facile uscire. La fame di novità che abbiamo, in un mondo che ormai ci ha dato tutto, ha creato una spirale di cattivo gusto che continua a girare risucchiandoci, dimenticandosi cosa sia l' eleganza.
E allora si dice genio di Galliano osannando abiti osceni come fossero creature celestiali. Si pensa a Lady Gaga come icona di stile. I fashion blogger siedono in prima fila alle sfilate più importanti solo perché hanno il coraggioso ardire di farsi fotografare come fosse Carnevale tutto l' anno.
Abbiamo perso di vista la normalità spinti da una irrefrenabile voglia di cambiamento. Per noia forse? Forse.
Siamo diventati schiavi di un' apparenza forzatamente bizzarra che ci ha reso dei clown pronti ad entrare in scena!
In questo scenario di eccentricità capricciosa la cosa che mi turba di più è la perdita d' eleganza alla quale stiamo andando incontro. E' sempre più raro vedere una donna coperta solo da un tubino in tinta unita, ornata da un filo di perle. Ora tutti vogliono il Color Block, gli accessori stravaganti e le tinte forti! I capelli hanno i colori delle caramelle e persino gli uomini hanno perso la loro identità di lord per incappare in quella di femminucce agghindate a festa!
E tutto questo si riversa nella vita di tutti i giorni: le storie d' amore devono essere passionali, travolgenti, inaspettate. Non ci si accontenta più di una passeggiata ad Acitrezza al chiaro di luna ma ci croggioliamo nelle certezze che ci hanno dato anni e anni di puntate di Sex and the City: aspettiamo il principe azzurro che ci conquisti con una cabina armadio da sogno.
Aspettiamo con ansia quel lieto fine favolesco che -in realtà- della realtà non fa proprio parte, quell' amore ridicolo e totalizzante che non ci permette di pensare ad altro.
La tv porta in scena i tamarri, le serie televisive diventano irreali, specchio di una società inesistente o -quantomeno- inarrivabile e tutto questo perché? Semplicemente perché siamo annoiati, disillusi, scontenti di un mondo che ci ha fatto vedere tutto e troppo presto.
Affrontiamo le giornate normali arrivando alla fine di esse senza apprezzare quello che ci è stato regalato sperando sempre in qualcosa di più.

1 commento:

  1. bellissimo post! erte volte basterebbe solo apprezzare quello che si ha, per normale che sia, se è importante per noi, è speciale :)
    baci!

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