lunedì 25 luglio 2011

Addio Elliot Handler.



Molti ricorderanno questi giorni per la dipartita di Emilia VinoDellaCasa (vedi Amy Winehouse) ma si è spento anche un uomo che è stato capace di regalare ad ogni bambina del mondo un sogno: Elliot Handler. Ed è a lui che voglio dedicare il centesimo post di Robilandia.
Molto probabilmente il suo nome non apre nessun cassetto della vostra memoria ma sono certa che ognuna di voi conosce la sua creatura più famosa: la bambola Barbie.
Barbie fa la sua prima apparizione pubblica ad una fiera di giocattoli a New York nel 1959. La moglie di Handler, Ruth, suggerisce al marito di creare una bambola che abbia le sembianze di una donna adulta dato che fino a quel momento tutti i bambolotti avevano le fattezze di neonati. L' idea della signora Handler si rivela geniale e il marito -co-fondatore della Mattel, casa di produzione della Barbie- da il via alla produzione vendendo, nel primo anno di vita della bambola, oltre 350.000 esemplari al costo di tre dollari l' una. Il nome è in onore della figlia di Elliot e Ruth, Barbara.
Un corpo longilineo, un seno abbondante e un vitino da vespa fasciato da un delizioso costume zebrato così retrò che lo adoriamo ancora oggi, la Barbie è stata una fedele compagna di viaggio per tutte noi. E' stata la prima a sdoganare la figura della donna in tutte le professioni e il 12 agosto 2004 si è addirittura candidata alla presidenza degli Stati Uniti. E' stata la nostra prima icona di stile, ci siamo innamorate dei suoi abiti da favola e i più grandi nomi della moda mondiale l' hanno voluta vestire.
Due anni dopo la nascita di Barbie la Mattel annuncia l' arrivo di Ken (a cui è dato questo nome in onore dell' altro figlio di Handler, Kenneth, morto nel 1994 a causa di un tumore al cervello) eterno fidanzato di Barbie.
Grazie di cuore, Elliot, per questo grande regalo. R.I.P.

Barbiemente vostra, R.

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