lunedì 30 aprile 2012

Dovrei.


Dovrei scaricare le foto di Dublino ed editarle.
Dovrei scrivere un post su Dublino perché se lo merita tutto.
Dovrei disfare la valigia.
Dovrei trovare un posto alle sedici paia di scarpe comprate a Dublino (Oddio.)
Dovrei rileggere e pubblicare il 33° capitolo di 45 Giorni a Vogue.
Dovrei parlarvi del nuovo aggeggio per fare una cipolla da perfetta ballerina classica che ho comprato.
Dovrei mettere a posto lo scatolo delle sciarpe e i cassetti delle canottiere.
Dovrei smettere di comprare vestiti. Almeno per due anni.
Dovrei attaccare al frigo le nuove calamite comprate.
Dovrei vedere le nuove puntate dei centoventordici telefilm che seguo.
Dovrei pranzare con le amiche.
Dovrei chiamare in segreteria per l' orario dei turni.
Dovrei cambiare quei pantaloni prima che scada il termine.
Dovrei aggiornare l' I-pod.
Dovrei fare la ricarica al numero Vodafone.
Dovrei scaricare quell' app di cui mi avevano parlato.
Dovrei scrivervi la ricetta del mio pesto di pomodori secchi.
Dovrei parlarvi di Howth e di quanto bella sia.
Dovrei ringraziare tutti coloro che hanno pensato a Robilandia quando hanno assegnato dei premi.
Dovrei fare il divertente giochino proposto da Giulia.
Dovrei leggere tutti i post dei blog che seguo che mi sono persa.
Dovrei mettere un soldino in più nel mio salvadanaio nuovo.
Dovrei mettere ordine dentro e fuori di me. Sopratutto nell' armadio.
Dovrei passarmi lo smalto sulle unghie dei piedi.
Dovrei prendere un po' di sole dato il pallore cadaverico con il quale mi conduco.
Dovrei dire più spesso Ti voglio bene.

E' che al momento non ho voglia.
Dovreiamente vostra, Robi.

sabato 21 aprile 2012

Diario di volo.


Sono le 18.41. Sono seduta al posto 18 D del volo Meridiana Eurofly diretto a Catania. Dovevamo partire trentadue minuti prima di quando, invece, abbiamo fatto ma pazienza. Ormai è fatta e amer per tutti. 
Come al solito, sono stata a Milano meno di trenta ore. Stavolta, sinceramente, mi sono stancata più del previsto. Questi continui andirivieni da Catania a Milano iniziano ad essere meno eccitanti e meno divertenti di quanto non lo erano all' inizio. Però, per dovere di sincerità, ammetto che questi momenti da figlia unica con Madre sono piacevoli. 
Accanto a me sono sedute una madre e una figlia. Stanno discutendo su cosa devono regalare ad un certo Mario. Mi pare d' aver inteso che si sono accordate per una felpa di Abercrombie e Fitch blu scuro con la renna verde. Buon per Mario. 

giovedì 19 aprile 2012

Giovani turisti tedeschi crescono.




Io non ho mai trovato attraente i turisti tedeschi che incontri in giro, in estate, in bermuda e sandaletto ortopedico con tanto di calzino bianco assorbi sudore.
Un moto di nausea, ogni volta che vado a Taormina a passeggiare romanticamente con il mio ragazzo e ne intravedo uno, mi parte dalle viscere e mi sale al cervello.
Quindi la mia domanda sorge spontanea: perché prendere come esempio questa barbara usanza del calzino color pastello ed indossarlo con i sandali? Motivatemela perché, davvero, proprio non ci arrivo.

martedì 17 aprile 2012

45 giorni a Vogue #Chapter 32


Davide

La intravedo, attraverso le vetrate, stretta nel suo cappotto di cashmere color tortora. E’ decisamente più magra di quel che ricordassi; il suo volto è spento, chiuso in una cascata di lacrime e mascara; i lunghi capelli castani sono fermati sulla bassa nuca da un fermaglio di cristalli rossi e blu. 
Ho cercato di non pensare a lei. Ho tentato di dimenticare la sua pelle, le sue labbra, il suo profumo; ma ogni tentativo è stato inutile. Tutto mi ricorda lei. 
E lei, stasera, ha chiamato me. E’ talmente fragile che potrei prendermela senza sforzo. Potrei farla cadere in una di quelle trappole, che ho così ben collaudato negli anni, che la farebbero mia per sempre. Ma posso fare una cosa del genere a mio fratello? Sarebbe troppo. Anche per uno come me. Anche per un grandissimo bastardo come me.
Filippa alza lo sguardo e incrocia i miei occhi. Mi sorride forzatamente e si alza sui quel trampoli. Le caviglie esili, fasciate da un sottilissimo strato di nylon, leggere sotto il peso del suo corpo minuto, ondeggiano su quattordici centimetri di tacco firmato Yves Saint Laurent.

lunedì 16 aprile 2012

Donne al volante...

Ho sempre sostenuto che dare la patente ad una donna è una scelta che va ponderata. L' esaminatore, che si trova nella difficile posizione di dover accordare questo permesso ad una signorina, deve prestare attenzione ai segnali. Riconoscere una cattiva guidatrice non è poi così difficile dato che il 95% della popolazione femminile lo è. 
Le cattive guidatrici possono essere distinte in sotto categorie che definiscono meglio il loro status quo di 'portatrici sane di incidenti' e sono facilmente distinguibili.

venerdì 13 aprile 2012

E' tutta una questione di Birkin.

E' vero. Ammetto con un moto di stizza che quella originale, con tanto di pacchetto arancione foderato di bianco, sarebbe decisamente meglio ma si dice che chi si accontenta gode. E allora perché non godere?
In principio fu Banana Taipei a creare, per tutte noi povere squinternate desiderose della borsa dei sogni, la versione low cost della Birkin di Hermés. Successivamente diversi brand hanno scopiazzato l' idea, creando una capiente shopping in tessuto che riportasse le fattezze della Birkin sui lati.
L' idea, da subito, mi è sembrata divertente: in un periodo in cui la crisi la fa da padrona, sbeffeggiare il simbolo per eccellenza di lusso e opulenza è quanto di più azzeccato.
Ovviamente, da brava compratrice di borse convulsiva quale sono, devo possederne una per appagare la mia sete. La scelta, tendenzialmente, è fra questi tre marchi. 

giovedì 12 aprile 2012

La RobiCucina: Stelline calde dal cuore morbido.


Constance, je t' aime.



E' tutto uno sfarfallio di parole francesi e di erre mosce
Il mio cuore batte ad un ritmo romantico da quando dentro c'è Constance.
Tutti i miei sogni hanno lei come protagonista.
Tutti i miei incubi hanno il suo cartellino del prezzo a farla da padrone.
Sbatto le palpebre come Minnie.
Vedo H dorate dovunque.
Immagino il mio corpo fasciato dalla sua sottile tracolla.
Sento la sua pelle morbida sotto le mie mani.

C'è qualcuno di buon cuore, li fuori, che vuole gentilmente andare da Hermès e comprarmene una?
Una qualsiasi.
Tanto le voglio tutte. 
Ed un giorno le possiederò. 
Tutte. 

Constanceamente vostra, Robi. 


mercoledì 11 aprile 2012

Voglio.


Voglio accessori esagerati. Cristalli bianchi grossi come sassi e ametiste viola come le viole.
Voglio il sole del mattino e la pioggia che mi accarezzi i pensieri in quelle notti di insonnia ormai cosi frequenti.
Voglio la tisana calda sul comodino e un bicchiere di thé verde ghiacciato sulla scrivania.
Voglio camminare a piedi nudi sull' erba di Central Park, incurante di quello che tocco.
Voglio correre sui tacchi a spillo emulando, però, la leggiadria di una gazzella e non l' andatura di un t-rex.
Voglio rivivere un ricordo. Uno qualsiasi, anche uno brutto, che mi faccia sentire che il passato mi appartiene ancora.
Voglio avere la consapevolezza di farcela. Sempre. Anche quando è impossibile.
Voglio credere negli altri, quel tanto che basta da non farmi desiderare la solitudine.
Voglio sentire scorrermi nelle vene l' adrenalina e sentire l' euforia di un giocatore d' azzardo mentre tirano i suoi dadi fortunati.
Voglio sentirmi viva.
Voglio le tue unghie conficcate nella mia pelle e che il mio sangue si mischi al tuo in un rito d' amore.
Voglio che nulla possa distrarmi dal mio obbiettivo. E, sopratutto, voglio scoprire quale sia.

E tu? Tu cosa vuoi?
Vogliamente vostra, Robi

lunedì 9 aprile 2012

Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu.

Era da un po' che questo post mi frullava in testa. Ho riflettuto un pochino su come era meglio o giusto scriverlo arrivando alla conclusione che, nonostante mi impegni ad essere più chiara possibile e super partes, sicuramente verrò fraintesa. Per queste, ed altre innumerevoli ragioni, vorrei che non ingranaste la quarta lasciando dietro di voi scie di fumo e polvere dandomi dell' assassina, della cinica, della senza cuore e bla bla bla ma che cercaste di capire il punto della situazione.
Mi è capitato di leggere su Facebook e su Twitter post e stati in cui si maledicevano tutte le persone che avevano anche solo odorato la carne d' agnello o di capretto. Ho letto di incantesimi lanciati, con promesse di morti dolorose e fini indicibili, a tutti quelli che avevamo messo la teglia in forno. Ho letto stronzate, insomma, e mi sono chiesta che male ci fosse a mangiare l' agnello per Pasqua?
Perché io, che mangio la carne senza preferenze e senza sdegno, devo sentirmi giudicata per questo? Perché scegliere di mangiare tutto è meno nobile di non mangiare l' agnello nel giorno di Pasqua? Perché un povero agnellino viene ucciso? E allora quando vai al McDonal's e ti strafoghi di McChiken? Non pensi a tutti quei poveri polletti? E quando fai le puntine alla brace? Non pensi a tutti quei poveri maialini? E quando mangi l' uovo fritto? Non pensi a tutti quei poveri pulcini che non vedranno mai la luce del sole perché li hai fritti quando ancora erano un mucchietto di cellule? E quando divori Sushi come se non ci fosse un domani? Non pensi a tutti quei salmoni che non hanno potuto risalire l' oceano?
E, ancora.
Tempo fa, non ricordo di preciso quando e in che occasione, venne lanciato un secchio di vernice addosso a Kim Kardashian (Gesù santissimo, sto per difendere KK. E' la fine del mondo) perché indossava un gilet di pelliccia non sintetica. Quello che mi sono chiesta io è chi diavolo fossero questi idioti per rovinare il gilet della suddetta? Chi ha dato loro il diritto di innalzarsi a vendicatori delle anime perdute dei poveri animaletti scuoiati?
Io non ho nulla in pelliccia semplicemente perché mi fa impressione avere il pelo di una bestia morta addosso ma non mi sognerei mai di dire ad un altro che la sua scelta di indossare un giubbotto di ermellino o un collo di struzzo è sbagliata. Io ho il chiodo di pelle, le scarpe di pelle ed anche alcune borse fatte a mano da una pelleria della zona secondo mio gusto. Perché dovrei vergognarmi ad usarle? 
Il discorso animalista è più che giusto ma non dev' essere un dogma. Ognuno di noi deve sentirsi libero di scegliere cosa mangiare, cosa indossare e in che occasione senza che lo sguardo inquisitore di un gruppo di integralisti intervenga come paladino della giustizia.
Quelli che mi innervosiscono di più sono gli integralisti musicali (per i quali Gigi D' Alessio deve bruciare al rogo; Tiziano Ferro essere disciolto nell' acido e Laura Pausini strozzarsi con un ossicino di pollo); quelli cinematografici (vai a vedere Twilight? OMD lascia che ti butti addosso dell' acqua santa); e, i peggiori di tutti, quelli letterari (hai letto l' ultimo di Moccia? Che poveretta che sei. Leggi Fabio Volo, l' intoccabile, lui si che è un vero uomo).

Il punto del mio discorso è semplice: nessuno detiene la verità assoluta. Ognuno di noi crede in qualcosa ed è giusto che viva secondo queste credenze ma è fondamentale che questo non violi la libertà di credere in qualcos' altro delle persone che ci circondano.
E' così per le religioni: io sono cristiana ma non ho problemi con i buddisti e con gli induisti (avrei qualcosa da ridire sulla barbara usanza di farsi saltare in aria dei musulmani dentro gli aerei ma insomma.... Contenti loro. Forse un po' meno contenti quelli che erano sull' aereo con loro per caso).
E' così per il modo di vestirsi: sii punk, suora, hippy, rock, fighetto... sii qualunque cosa ti faccia sentire davvero te stesso (ma non indossare stivali bianchi per nessun motivo: quelli sono il MALE).
E' così per l' orientamento politico: che cos'è la destra? Che cos'è la sinistra? Sono solo mani che vanno a destra e a sinistra....
E' così per il modo in cui si sceglie di vivere: a me piace viaggiare, a te comprare vini, a lei ballare il tango.

Siamo stati dotati di ragione e passione. 
Ognuno le usa come meglio crede. 
Ognuno deve sentirsi libero di poterlo fare.
Non esistono scelte giuste o scelte sbagliate. Esistono solo scelte. 

Giudicatamente vostra, Robi. 

sabato 7 aprile 2012

45 giorni a Vogue #Chapter 31



Ok, lo ammetto, forse il Paradiso non è proprio così. Forse questo lavoro non è un pot-pourri profumato di roselline secche e spezie rilassanti. Assomiglia, per lo più, ad un girone dell’ inferno in cui il tempo non è mai sufficiente e il tuo sedere non è mai abbastanza magro. E nell’ ultimo mese ho smaltito tutti i kg presi a Natale. E anche quelli presi il Natale scorso. 

mercoledì 4 aprile 2012

Beauty reviw: Mascara Pupa Vamp / Olio di Argan Erbolario.






Olio di Argan Erbolario
Prezzo
21,90
Voto 7
Impressioni Per molti anni io ho usato l' Olio di Macassar di Erbolario e l' effetto sui capelli non mi dispiaceva ma puzzava come se avessi una frittata stantia di giorni sui capelli. E, credetemi, non è bello; sopratutto se, come consigliato, lo tenevi su tutta la notte. L' Olio di Argan ha, invece, un delicato profumo di mandorle dolci e miele ed è quindi nettamente più piacevole ma costa undici euro in più.
Il bugiardino consiglia di applicarlo sui capelli mezz' ora prima dello shampoo ma, se potete, tenetelo in posa almeno due ore: l' effetto migliora.
Promette lucentezza e setosità ma, ovviamente, non fa il miracolo; indi per cui, se avete dei capelli stopposi similari alla paglia la soluzione al vostro problema non è questa.
Se abbinato ad un buon balsamo o ad una crema ristrutturante (io, in questo momento, sto usando i prodotti fi Franck Provost) lascia i capelli morbidi e ben districati. Io, dopo i colpi di sole, avevo i capelli sfibbrati e difficili da pettinare e l' impacco con quest' olio ha sensibilmente migliorato la situazione.

Mascara Pupa Vamp
Prezzo 8,99
Voto: 7.5
Impressioni Ne hanno fatto un gran parlare, pubblicizzandolo anche mentre eri in bagno a leggere DipiùTV (accorgendoti che alla tv italiana non passano mai nulla di decente). Tutte le Beauty Blogger ne hanno ricevuti cinquanta e ne hanno discusso animatamente sui loro blog come se la sua nascita fosse di pari importanza alla scoperta del Santo Graal per Dan Brown. E, siccome sono una vittima del consumismo e della pubblicità, ieri pomeriggio sono andata al centro commerciale e l' ho comprato. Ero entrata con l' intento di non spendere più di quindici euro per questo miracolo millantato del Make Up; ergo, se fosse costato di più, fanculo Pupa, le Vamp, e pure tutta la pubblicità (che i miei mascara di Kiko in offerta a 3,90 fanno il loro sporco lavoro e lo fanno pure bene). Il risultato non è trascendentale come si millantava ma effettivamente allunga ed incurva in maniera soddisfacente (la commessa diceva che è grazie alla forma dello scovolino ma sia L' Oreal che Chanel l' avevano già proposto, quindi....). Il colore (io l' ho preso nero, ma esiste in molte varianti, alcune anche assurde) è pieno e da una sensazione di volume e compattezza delle ciglia. In definitiva lo approvo. La qualità/prezzo c'è e tutto sommato è un buon prodotto. L' effetto migliora decisamente se sopra stendete un velo di False Lashes di Kiko. 


Reviwamente vostra, Robi


domenica 1 aprile 2012

Primavera e confusione.


Dopo un attenta e accurata analisi della fauna femminile, che sboccia in questa calda primavera, mi sono resa conto che la stagione di mezzo sta creando non poca confusione nel soggetto medio. Sopratutto la mattina, di fronte l' armadio che non è ancora estivo ma nemmeno invernale; che non è più un total black da perfetto funerale ma nemmeno un' esplosione di colore in tema color block; che non è più lanoso come una pecorella prima della tosa ma che non è ancora idrorepellente e a triangolini!