venerdì 4 marzo 2016

Giorno 64 - Si (Ri)Comincia.

Giorno 64 - 4 marzo 2016 


Stamattina alle cinque e mezza ero in piedi. Un po' nervosa, un po' emozionata, un po' assonnata manco fosse il primo giorno di liceo. 
La sensazione, attraversando le pareti bianco sporco dell' ospedale é stata un po' quella. Quel misto di senso di appartenenza ad un posto che non è ancora tuo ma che ti darà tanto e per tanto tempo. 

Durante il tragitto mi è scesa una lacrima. 
Stamattina alle sei la Pupina era già in braccio a sua nonna, con il biberon in bocca e la sua mamma che la salutava. 
Ed è stata una pugnalata. 
È la prima volta, in quasi otto mesi, che ci separiamo per così tante ore. E nel mio cervello adesso devo fare spazio alla concentrazione sul lavoro e questa cosa è massacrante: é come se le stessi togliendo qualcosa. Come se la tradissi togliendole spazio tra i miei pensieri. 

Allo stesso tempo, però, avere una normale conversazione con un adulto, senza versi e linguacce, senza giochi sventolati per aria, è stata una boccata d' aria fresca. 

E poi c'è stata quella considerazione: che alle donne, lavorare, costa il doppio. 
Perché devi essere madre, donna, professionista. E devi fare tutto per bene, incastrando i pezzi minuscoli di un infinito puzzle. Puzzle chiamato 'parità dei sessi' che significa che tu torni stanca morta dopo mille ore di reparto e hai ancora il bagnetto, la poppata e le coccole. 
Tuo marito torna stanco morto dopo mille ore in studio e ha Le Regole del Delitto perfetto su Sky. 
Trova le differenze. 

Buon primo giorno a me. 
Robi 


27 settembre 2015 - Il battesimo della Pupina. 

Ricominciamo - Adriano Pappalardo. 







2 commenti:

  1. Brutale, ma qui magari il problema è il marito, perché non ci vedo molta parità nella coppia. Non siamo mica obbligate ad accollarci tutto oltre al lavoro, io, anche se per ora solo come coppia, chiedo e mi viene dato. ovvio che se non chiedo non arriva nulla.

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    1. Diciamo che, quando arriva un figlio, le sue esigenze vengono prima di tutto e molte di queste le soddisfa la mamma. Ovviamente l'aiuto ci deve essere ma ci sono volte in cui, con tutta la buona volontà ti devi armare di pazienza e fare tutto il lavoro. E va bene così... Più o meno... :D

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