martedì 30 agosto 2016

Giorno 237 - Lo specializzando parte seconda.

Giorno 237 - 26 Agosto 2016



Immaginate la giornata tipo di uno specializzando come uno di quei giorni in cui, se non ti alzi dal letto, è decisamente meglio.
Uno di quei giorni che inizia male e finisce peggio. Quando finisce. Perché, solitamente, sai a che ora monti ma difficilmente puoi prevedere quando sarai a casa. Robe che lasci tua figlia al nido e quando torni a casa trovi già le tasse dell' università da versare. 
Il tuo capo non realizza che tu possa avere una vita al di fuori dell' ospedale e decide di chiederti una relazione di trenta pagine su quell' intervento al quale tu hai assistito per sbaglio alle otto di sera per le otto dell' indomani mattina. Un po' come Miranda che voleva quel cappotto, avete presente? Solo che per noi non ci sono stivali di Chanel in omaggio e piega ciglia di Shu Emura in dono. Qua, se non stai attento, ti rubano pure la tutina verde in poliestere mentre ti cambi. 

Non si scopa allegramente nello stanzino dei medici. Dimenticate Grey's Anatomy. 
Anche perché, diciamocelo, ma con chi dovremmo scopare?
Qua c'hanno tutti delle occhiaie che pare un film sugli Zombie. 
Una stanchezza atavica che ce la portiamo ancora da quando abbiamo dato Patologia Generale all' università, che chi si è ripreso mai.
Dolori alle ossa sparsi perché l'ultima volta che hai dormito serenamente è stato nei 2004, quando ancora volevi fare l' ingegnere. 
Un colorito da svedese che le ferie estive te le danno a Novembre e il mare lo vedi solo su Fb. E le ferie te le fai pure solo perché a Novembre lavorano le altre genti non disadattate come te. 

Eh, ma i medici quanto guadagnano... Dovrebbero farlo per vocazione, non per soldi. 
Uno specializzando ha davvero un buono stipendio, è vero. Ma non vi immaginate chissà che.
E, comunque, tra tasse, assicurazioni, e questo e quell' altro non rimane tutta questa barca di soldi, eh...
E, certe volte, la responsabilità è talmente alta che il gioco non vale la candela, lo dico sinceramente: quante volte, in situazioni davvero critiche, ci si trova a giocare con il fuoco della vita? 
Ci avete mai pensato. 

Nella vita di uno specializzando non ci sono strutturati alla Derek Sheperd (tranne in rarissimi casi) e ci sono tante umiliazioni e frustrazioni.
Però c'è una cosa che nessun altro mestiere ti potrà dare mai: la bellezza degli occhi di chi ti guarda sapendo che, in un modo o in un altro, hai contribuito a salvare la sua vita su questa terra. E non c'è nulla che vale di più. 



Robi






26 Agosto 2016 - A fare le faccende mi è finita!

Come mai - 883 

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