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Stati, pensieri, citazioni di una blogger semi seria. Okkei, per niente seria. 

In fondo noi ci vogliamo credere a questa cazzata dell' amore. La vediamo un po' come le creme anti cellulite e i leggins push up: nel profondo del nostro raziocinio sappiamo che sono una bestialità colossale ma non ne possiamo fare a meno. 
Abbiamo creduto a tutta la pubblicità che Cenerentola ci ha fatto. Abbiamo preso per vero, quando eravamo bambini innocenti e creduloni, che Biancaneve fossedavvero stata salvata dal bacio del vero amore. Che poi, perché per loro, guarda caso, era sempre un principe con tanto di castello e cavalli e carrozza?
Un po' come i reggiseni di Intimissimi che fanno le tette supersode/superinsù/supergrosse noi pensiamo che l' amore sia facile; sia possibile con un solo sguardo. Immediato come indossare un reggiseno, appunto.
Ma la Bella Addormentata nel Bosco che ne sa della fiducia che si costruisce giorno dopo giorno se se l'è fatta tutta di sonno?
Chi vi dice che l' amore è facile sta mentendo. L' amore fa venire le rughe e i capelli bianchi. Fa ingrassare e perdere il sonno. L' amore, quello vero, è simile ad una malattia invalidante.
Però, caspita, se non è bello ammalarsi solo per potersi fare curare le ferite dai baci e dalle carezze.


"La vogliamo smettere con questa farsa che dobbiamo tenerci strette le persone che ci fanno stare bene? E' una cazzata e lo sapete... Chi è che vuole stare sempre bene? Che palle! Dobbiamo tenerci strette le persone che ci fanno sentire vive. Il dolore, la passione, la voglia bruciante, il desiderio... vi sembrano sentimenti che fanno stare bene? No, ma Cristo se ti fanno battere il cuore come una droga. Sentirsi vivi, ai nostri giorni, è la più grande delle fortune. Per stare bene c'è sempre il Paradiso dopo la bara."

"Puoi iniziare un capitolo, scrivere pagine e pagine, e poi lasciarlo in sospeso per un po'... Puoi metterlo da parte anche per anni e non rileggerlo nemmeno una volta. Non ricordare nemmeno una virgola o una parola. Puoi scordarti dei suoi protagonisti fino a che loro non vengono a bussare di nuovo alla tua porta ricordandoti una frase o una fase. E allora è concesso abbandonarsi ai ricordi? E' concesso pensare di poter continuare a scrivere di qualcosa di cui non si sa più nulla? No. L' unica cosa che ci è concessa è di poter scrivere finalmente la conclusione a quel capitolo. Mettere la parola 'Fine' la dove andava messa tanto tempo fa."

Secondo me, a preoccuparsi delle persone, si fa più male che bene. Gli altri il bene non lo capiscono. Le buone intenzioni sono sempre male interpretate e alla fine quello che ci rimette sei sempre tu che passi per un confusionario. 
Fare del male è altresì sbagliato, non credete, quindi non giustificate le vostre marachelle con le mie parole. La cosa migliore da fare è fregarsene; continuare dritti sulla propria via affezionandosi poco alle persone che si incontrano nelle stazioni di sosta così da poter ripartire sereni verso una nuova meta. Mostrate il vostro lato migliore quando potete e servitevi di quello peggiore quando vi va. Pensare troppo agli altri fa male; prendere troppo sul serio se stessi fa malissimo. Si dice che la vita sia troppo breve per bere un vinello cattivo figuriamoci per logorarsi l' anima con cattivi sentimenti.

"La città bruciava per mano dei raggi tiepidi di un tramonto di un arancione rilassante. La giornata volgeva al termine e salutava loro due con un inchino dai colori maestosi. Il loro corpi non si toccavano ma erano abbastanza vicini da potersi sentire, odorare, respirare. Non era necessario guardarsi per capire che erano li insieme. Tenevano le mani incrociate sulla ringhiera e gli occhi fissi sul sole e immaginavano come sarebbe stato se le loro dita si fossero agganciate;almeno una volta. Nessuna parola serviva: la natura gli aveva servito lo scenario più romantico del mondo. Nessun gesto: le loro anime viaggiavano sulla stessa lunghezza d' onda. Ma il tempo è un tiranno e nulla, quando è bello da togliere il fiato, dura davvero.
D' un tratto, quando ancora non erano pronti, il sole si nascose dietro le grigie e fredde montagne senza avvertire. Il cielo scuro si risucchiò la bellezza di quell' arancio sfocato e di quel giallo odorante di vita. Tutto divenne nero e triste come la notte. Avevano perso la loro occasione. Di toccarsi. Di volersi. Di amarsi. Avevano perso il treno che li avrebbe portati ad essere una cosa sola. Si allontanarono dandosi le spalle e tornarono alle loro vite con l' amaro in bocca di chi ha perso tutto prima ancora di ottenerlo. Solo il pensiero di quello che sarebbe stato adesso tiene compagnia a quelle anime. Solo il desiderio di poter riscrivere quel tramonto. Ma il tempo non torna mai indietro e quello che non è stato non potrà più essere."


In fondo noi ci vogliamo credere a questa cazzata dell' amore. La vediamo un po' come le creme anti cellulite e i leggins push up: nel profondo del nostro raziocinio sappiamo che sono una bestialità colossale ma non ne possiamo fare a meno. 
Abbiamo creduto a tutta la pubblicità che Cenerentola ci ha fatto. Abbiamo preso per vero, quando eravamo bambini innocenti e creduloni, che Biancaneve fosse stata salvata dal bacio del vero amore. Che poi, perché per loro, guarda caso, era sempre un principe con tanto di castello e cavalli e carrozza?
Un po' come i reggiseni di Intimissimi che fanno le tette supersode/superinsù/supergrosse noi pensiamo che l' amore sia facile; sia possibile con un solo sguardo. Immediato come indossare un reggiseno, appunto.
Ma la Bella Addormentata nel Bosco che ne sa della fiducia che si costruisce giorno dopo giorno se se l'è fatta tutta di sonno?
Chi vi dice che l' amore è facile sta mentendo. L' amore fa venire le rughe e i capelli bianchi. Fa ingrassare e perdere il sonno. L' amore, quello vero, è simile ad una malattia invalidante.
Però, caspita, se non è bello ammalarsi solo per potersi fare curare le ferite dai baci e dalle carezze.

"Alla fine non saremo davvero mai contente. Ci sarà sempre qualcosa che non ci andrà bene. Un millimetro di barba in più o un centimetro di capelli in meno. Ci sarà una dimenticanza che ci farà uscire il fumo dalle narici o un complimento di troppo che ci farà sospettare. Ci saranno parole che ci feriranno anche se non sono state dette con cattive intenzioni e ci saranno silenzi che ci uccideranno lentamente mentre sul nostro volto si dipingerà un sorriso di circostanza. Non esiste un uomo che può completarci davvero e sai perché? Perché fondamentalmente siamo già complete.
Abbiamo in noi la forza e la grazia; l' intelligenza e la sciocchezza; la determinazione e l' incoscienza. Abbiamo tutto.
Oh, so cosa stai pensando ma no, non siamo fatte per stare sole.
Abbiamo bisogno di essere abbracciate e abbiamo bisogno dei complimenti. Abbiamo bisogno di sentirci regine del cuore di qualcuno. Ma non siamo fatte per stare con chiunque: non vendere i tuoi abbracci, non vendere le tue lacrime, non vendere il tuo cuore alla prima offerta; aspetta la migliore."


"Tutta quella perfezione, quella forza e quella durezza erano solo una copertura. Se solo avessero guardato un po' più in fondo, dentro il verde Prato dei suoi occhi spenti, avrebbero visto la sua anima in pezzi. Per lei non esistevano più i giorni e le ore da contare... Vi erano solo minuti tutti uguali che si susseguivano morti. Non sperava più. Non aspettava più. Non viveva più. Eppure nulla di tutto questo traspariva dalla sua pelle di porcellana. La sua carriera, il suo amore favolesco, i suoi capelli scintillanti e i suoi vestiti di classe tradivano la realtà: un cuore rotto da un pianto muto e deleterio. Ah, se era vero per lei che le apparenze ingannano."

"Ho smesso di essere me stessa quando ho cominciato ad avere paura. Paura del mio riflesso negli occhi di chi mi guarda; paura del pensiero di chi dice di volermi bene; paura per ogni passo in avanti verso il futuro così nemico. Ho smesso di sperare, desiderare, chiedere, volere per paura che le mie speranze, i miei desideri, le mie richieste e le mie voglie fossero troppo. Mi sono rinchiusa in una nicchia e ho indossato la maschera che più conveniva agli altri. Ed è allora che ho cominciato a morire. Una morte lenta, delicata, ingannevole. Una di quelle che ti accarezzano con le mani coperte di morbidi guanti di velluto ma che sono solo il vezzo di unghie taglienti come lame. Ed ogni ferita, ogni graffio profondo come un mare di disperazione, è un pezzo di me che se ne va per non tornare più. E allora che fare? Alzare la testa o accettare questa lenta dissoluzione dell' anima per amore della pace? E non tacciatemi di vigliaccheria: ho consumato tutte le mie lacrime e non c'è più spazio per il pianto in questa vita. Ho finito i biglietti 'Sofferenza' e dentro mi è rimasto solo quel briciolo di indifferenza che mi fa andare avanti sorridendo.
Tradita dagli stessi baci che volevano essere d' amore."


"E' quando ti accorgi che quello che hai non è più abbastanza che tutto intorno a te inizia a crollare. Quando ti rendi conto che c'è ancora tanto altro da vedere e da desiderare quello che hai comincia a sembrarti banale. Quando il vento del cambiamento ti solletica il collo e ti smuove i capelli ci sono solo due cose che puoi fare: o alzi un muro e perversi nella tua condizione di infelicità o ti lasci spingere per scoprire dove porta quella strada. Non può essere così sbagliato decidere che un colpo di testa è necessario. Non può che essere stupendo quello che c'è oltre il muro."

"Che ne sapete voi della mancanza? In che modo la quantificate? In ore? Giorni? Settimane? Lacrime? Pensieri? 
Io non sono mai stata una di quelli che 'sentono la mancanza'. Io razionalizzo i miei spazi e ne sono quasi ossessivamente gelosa. Li proteggo con attenzione esagerata. Ed è forse per questo che riesco a superare anche lunghi periodi senza una persona. Potrebbe sembrare sintomo di cuore duro o anima insensibile ma in realtà è semplicemente un modo per preservarsi. Io sento la mancanza delle abitudini ma non delle persone. Le persone vanno e vengono tranquillamente prendendo quello che possono e lasciando le briciole, i cocci di un cuore fragile, i ritagli di un tempo ormai andato. 
A me piace bearmi della mia solitudine e contornarmi di persone che mi fanno stare bene. Sarà pure un ragionamento egoista e di spudorata autoconservazione ma non ho bisogno di trattenere chi non vuole rimanere. 
Perché in amore come, e sopratutto, nelle amicizie non c'è bisogno di sentire la mancanza di nessuno: rimane chi vuole esserci davvero. Per tutti gli altri la porta d' uscita, almeno per quanto mi riguarda, è ben indicata con tanto di lucine e insegne al neon."

La vera amicizia è semplice. Non bisogna combattere per lei perché se non c'è, non esiste rimedio. E' come la storia dei porcospini di Schopenhauer: dovete trovare la posizione giusta per essere riscaldati senza essere punti. Cosa vuol dire? E' facile: potete parlare di amicizia quando tra voi stessi e l' altra persona si raggiunge il perfetto equilibrio tra i vostri e i suoi difetti; tra i vostri e i suoi pregi; tra i vostri e i suoi sogni e desideri. E' inutile chiedere a qualcuno di avvicinarsi se non ne ha voglia. E' superfluo sperare in un abbraccio se chi avete davanti è restio a darli anche a se stesso. Dovete trovare la giusta distanza, come hanno fatto i porcospini dopo tentativi e tentativi, che vi permetta di bearvi del calore umano dato dall' amicizia, senza farvi male con gli aculei dei difetti che ognuno di noi ha.
Perché ferire è parte dell' essere umano ma crogiolarsi del calore di un vero amico è un dono celestiale.


"Scrivimi. Parlami di quella volta in cui mi hai guardato e ti sei innamorato. Raccontami di quando mi pensi e sorridi perso nei ricordi di noi. Dimmi di come il tuo stomaco brontola quando le nostre dita si incrociano e i nostri cuori si toccano. E dimmi come mi ami; quando lo fai; perché lo fai. Parlami della volta che hai immaginato di fare l' amore con me e di come è stato quando davvero i nostri corpi si sono appartenuti. E spiegami l' odore; quel profumo del piacere appena provato che ci è rimasto addosso rendendoci ardenti e vogliosi; insaziabili. Rivelami i tuoi pensieri, quelli più intimi, quelli che ti fanno arrossire e abbassare lo sguardo sui lacci delle scarpe. Sbatti per me le ciglia quando le mie domande non ti piacciono; sorridimi maliziosamente quando le mie provocazioni ti stuzzicano; accarezzami dolcemente quando il mondo diventa un brutto posto in cui vivere; consolami quando le mie lacrime saranno amare; fermami quando le mie azioni non saranno più razionali. Scrivimi. Dimmi di te, di noi... Raccontami questa storia per sempre, come un disco in loop, come una favola che non voglio smettere di ascoltare prima di addormentarmi. E amami. Amami in quel modo che mi fa essere me stessa."

"Amare è roba per coraggiosi. Immaginate l' essere innamorati come uno scorpione che cammina lento sul vostro corpo: non saprete mai quando sferrerà il suo attacco ma potete stare certi che prima o poi lo farà e che sarà devastante. Il dolore vi percorrerà ogni centimetro del corpo fino a paralizzarvi. Il cuore vi scoppierà fino a frantumarsi in milioni di finissimi pezzi; talmente piccoli che sar
à impossibile farlo tornare com' era. Ecco perché l' amore ci cambia.
Ma fino a che non succede seminerete follie e raccoglierete brividi. Sentirete lo zampettare frenetico della bestiolina, apparentemente innocua, sulla vostra pelle e ogni passo sarà adrenalinico come una droga. Ogni momento felice potrebbe essere preludio di un dolore acuto, lancinante. Ogni attimo di grazia potrebbe essere solo l' antipasto della fine. Ed è per questo che per amare ci vuole coraggio: devi essere disposto a sfidare ogni istante e a godertelo per come viene sapendo bene che potrebbe essere l' ultimo. Devi essere disposto a lasciarti andare e a vedere dove ti porta. Devi essere capace di plasmarti. Devi saper cambiare. Io sono stata coraggiosa, ho sofferto, Cristo se l' ho fatto, ma è un walzer che non mi stancherei mai di ballare. Nemmeno quando i piedi fanno male da piangere."



"Anche noi donne siamo capaci a dir le minchiate ma quando lo facciamo siamo coscienti del fatto di star dicendo minchiate. Voi uomini, invece, dite le minchiate ma lo fate con la convinzione di dire sacrosante verità. E' questa la differenza, è questo il problema."

"Questa è una di quelle notti in cui non devi dormire. In cui devi ascoltare musica e lasciare che i pensieri viaggino al ritmo delle note. Questa è una di quelle notti in cui non hai bisogno di sognare per crederti in un posto diverso, migliore, di quello dove in cui trovi. Una di quelle notti in cui i tuoi sogni, anche se forse non te ne sei ancora accorto, si sono già realizzati.
In questa notte non chiedere conferma alle stelle: sai già di essere quello fortunato. Stanotte non hai voglia di scappare dai pensieri, hai solo voglia di lasciarli andare e vedere dove ti portano…" 

"Il potere di un paio di scarpe con il tacco alto, molto alto, sul sedere di una donna è da considerarsi sacro. In fondo lo sapete: nella vita è tuta una questione di culo."


"Ci sono persone che amano tanto per amare: credono che, così facendo, domani saranno meno sole. E ci sono persone che amano con l' anima. E non credete che amare con il cuore sia meglio. Chi ama con l' anima ama con tutta la sua essenza non con un solo organo. Ama con il cervello accettando i difetti razionalmente, ama con lo stomaco che accoglie le farfalle, ama con le mani, con il naso, con gli occhi, con il cuore che accelera scandendo come un metronomo quel sentimento. Se siete fortunati amerete con l' anima una volta nella vita. Ma quando succede amate con tutta l' anima."


"Circondatevi di persone che rispondano alle vostre domande prima ancora che gliele poniate e quasi sempre sarete appagati."

"Certe persone entrano nella tua vita solo per ricordarti quanto stavi meglio prima di incontrarle.... Certe altre lo fanno per punirti ti aver lasciato andare chi a te ci teneva davvero. Altre ancora per regalarti attimi indimenticabili ma passeggeri. Poi ci sono quelle persone che passano di qua, ti fanno innamorare di loro perdutamente e scappano come fossero fuggitivi, lasciandosi dietro una scia di malinconia e desiderio. 
Ma a me non piace nessuno di tutti questi; a me piacciono quelli che entrano nella tua vita, fanno casino stravolgendoti l' anima e poi restano con te a risistemare tutto...."

"Siamo una generazione che ha paura del silenzio. Abbiamo paura degli attimi di pace. Camminiamo con le cuffie nelle orecchie affinché la musica possa coprire le grida del nostro cuore, le lacrime della nostra anima. Abbiamo paura di fermarci un secondo perché sappiamo bene che sarebbe soltanto l' inizio della fine. Coinciderebbe con il momento in cui ci rendiamo conto che le nostre scelte non sono state quelle giuste. Che le decisioni che abbiamo preso non ci hanno portato dove volevamo. Che quello che abbiamo tra le dita è solo polvere che vola via al primo soffio di vento freddo. 
E allora ci circondiamo di amici. Riempiamo le nostre agende di appuntamenti e le nostre rubriche di numeri di telefono. Il nostro cuore è vuoto ma la nostra giornata piena. Andiamo avanti come treni scegliendo di pancia. Saltiamo gli ostacoli senza nemmeno guardarli. 
Ma arriverà per tutti una resa dei conti e quello sarà il momento di soffrire; di crollare sotto il peso di quello che ci siamo persi. 
Ma, come si dice, every new beginning comes from some other beginning's end... E allora incontriamoci li, in quel punto della nostra vita in cui vedremo crollare il tetto delle nostre certezze e potremo ricominciare da capo, liberi. Liberi dai noi stessi. 
Io ci sono quasi, voi?"

"Non esistono più i grandi sentimenti; le grandi passioni. Siamo statici, passivi, veloci, distratti. Non ci sono più i pianti da farti male al cuore e le risate da farti male alle mascelle. Ci accontentiamo di cuori che battono lentamente e parole studiate. Shakespeare sarebbe morto piuttosto di vivere nel nostro tempo. Romeo e Giulietta si sarebbero scritti su Whatsapp; Desdemona avrebbe pubblicato una foto compromettente su FB e Otello le avrebbe semplicemente tolto l' amicizia. Perché non siamo più capaci di altro. L' amore adesso lo fanno i vampiri perché noi abbiamo bisogno di trasgredire per sentirci vivi. Le lettere le scrive il pazzo perché noi abbiamo la messaggeria istantanea, ovviamente gratis. Le canzoni le scrive il sognatore perché noi abbiamo il rap e Kanye West. E' certo che poi mia nonna s' incazza se mi metto un paio di biker boots... Come darle torto...."

"Non esistono sentimenti che possano eguagliare, anche in minima parte, la paura. La paura è il sentimento per eccellenza; la linfa vitale che ci scorre lenta e pacifica nelle vene, insieme ai globuli rossi e all' ossigeno; l' unico sentimento che ti rende davvero vivo. Paura per un esame importante; paura per un risultato; paura di sbagliare; paura per una persona; paura di perdere l' amore o semplicemente di non trovarlo mai... Come affrontiamo, o più facilmente ignoriamo, le nostre paure dipende da noi. Ci sono gli spavaldi che le guardano dritte negli occhi e i codardi che ci girano intorno. E poi ci sono quelli come me, quelli che stanno esattamente nel mezzo. Oscilliamo tra attimi di adrenalina pura, quasi fossimo dei drogati d' emozioni, e ci scagliamo contro le nostre paure come un valoroso cavaliere, e attimi di apatia e confusione in cui supplichiamo Dio di far svanire tutto come una bolla di sapone. Ma avere paura fa bene, come ho detto, ci rende vivi. E nessun Dio voglia mai che viviamo come morti"

"Tutti preghiamo. Le preghiere sono i vestiti che mettiamo ai nostri desideri più nascosti; alle nostre speranze più sincere; alle nostre aspirazioni più alte. E, badate bene, pregare non è rivolgersi ad un Dio in cui magari nemmeno crediamo. Pregare non è supplicare qualcuno per un perdono che forse non meritiamo e quindi non avremo mai. Pregare è credere che prima o poi anche noi cambieremo il mondo. Pregare è capire che non possiamo sconfiggere la fame nel mondo o curare chi non ha voglia di guarire ma è essere coscienti che il fatto che ce ne importi qualcosa è già tanto.
Perciò io prego per i miei desideri. E spero che si realizzino. Perché sperare è nella natura umana: ci rende fragili, vulnerabili, piccoli eppure ci tranquillizza. Credere che, alla fine dei conti, il bilancio sarà positivo potrà renderci dei creduloni ma ci farà sorridere ancora una volta. E, cazzo, se un sorriso non vale più di un superenalotto."

"Le soluzioni alla maggior parte dei problemi si riducono sostanzialmente a due: un buon bicchiere di vino rosè ghiacciato o una bustina di Oki disciolta in tre quarti di bicchiere d' acqua naturale. Io, per stasera, opto per la seconda ma ho fede che potrebbe pure servirmi un mix."

"Amami quando sono triste. Amami quando sono incazzata, delusa, incollerita. Amami quando sono struccata, spettinata, in disordine. Amami quando non voglio parlare, quando non voglio ridere, quando non voglio far altro che fissare un punto indefinito. Amami quando mi sto allontanando da te con in mano le valigie contenenti le mie esperienze, quelle brutte e quelle dolorose che mi hanno fatto diventare la donna che sono. Amami quando grido. Amami quando sarò talmente arrabbiata da sfogare tutto su di te. Amami quando non sarò in grado di affrontare qualcosa e amami ancora di più quando mi renderò conto che invece potevo. Amami quando perderò le mie battaglie. Amami anche quando io stessa non sarò in grado di farlo. Amami quando sarò entusiasta della vita e fallo di più quando ce l’ avrò con il mondo, con la vita. Amami quando sarò orgogliosa, testarda, inadatta, immatura, cocciuta. Amami quando dirò che non voglio andare avanti. Amami quando non troverò la felicità, amami quando crederò di volare. Amami quando ti sfuggirò e amami quando tornerò da te più innamorata di prima.
Amami nel modo che conosci ma amami in questi momenti perché sarà quando ne avrò più bisogno." 

‎"I momenti di felicità mi spaventano sempre. Sono intensi, soffocanti, piacevoli, strabilianti... ti lasciano sazia. Ma durano un attimo e poi svaniscono come cenere al vento. Preferisco la routine: sapere dove sto andando senza belle sorprese. Perché nell' istante successivo alla felicità, quel momento in cui ti rendi conto che è tutto finito, ti crolla il mondo addosso. E ho capito che non ne vale la pena. Non mi drogherò di istanti di felicità se l' astinenza deve fare così male"

“Fare l' amore è come fare la pasta. Il tocco dev' essere leggero ma la pressione dev' essere decisa. Gli ingredienti, come gli amanti, devono essere genuini per potersi legare alla perfezione; per potersi fondere in un unico insieme. La cottura non deve essere veloce ne lenta: il tempo è fondamentale. Bisogna essere coordinati e darsi il tempo che serve a raggiungere l' apice senza fretta. Per finire, bisogna impiattare con cura. Coccolarsi godendo del sapore della buona riuscita del tutto. Per fare l' amore bisogna essere tutto questo; è come fare la pasta.”

"Lascia che ti dica una cosa giovanotto, dare la libertà ad una donna è sbagliato. Non devi mai permettere che la donna che hai la fortuna di amare si guardi intorno. Perché ne troverà uno meglio di te; perché lo trovano sempre uno meglio quelle come lei. Guardala, è bella. Ascoltala, è intelligente. Toccala, è morbida. Annusala, sa di primavera. 
E tu, giovanotto? Tu di cosa sai? Di niente, senza di lei. È lei la tua essenza; il tuo domani.
Giovanotto, se hai ancora speranza, e spero per lei di no, prendi il suo cuore e chiudilo a chiave in una teca perché appena girerà gli occhi."

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